Problematyka śmierci w literaturze i filozofii starożytnej niechrześcijańskiej. Zagadnienia wybrane
Abstrakt
[Abstrakt tylko w j. włoskim / Abstract only in Italian]
L'argomento sulla morte nella letteratura e filosofia antica noncristiana. Questioni seletti
Il tema del articolo affronta l'argomento sulla morte trattato dagli scelti autori antichi noncristiani presente nella loro attività filosofica e letteraria.
La presente questione è stata divisa in due parti. In prima l'autore confronta e paragona le concezioni tentanti di rispondere alla domanda di che cos'è la morte, in seconda discute dei pareri degli autori antichi concernenti il problema di morire.
Per quanto riguarda la prima questione, risulta che gli autori antichi non ci danno una esplicite risposta di che cos'è la morte. Secondo il loro parere la morte non è soltanto fenomeno naturale, necessità, destino, fine di vita, separazione l'anima dal corpo, prova di vita, male e il suo termine, qualcosa orribile, conseguenza della sofferenza, ma anche un bene migliore della vita ed un effetto dell'amore.
Nella seconda parte l'autore dello studio ha dimostrato che secondo l'opinione degli autori noncristiani il morire rivela chi è stato uomo per tutta la sua vita. Loro erano del parere che il vero filosofico atteggiamento di vita sia la cura di morire. Perció bisogna non soltanto imparare a vivere ma anche a morire, cioè è necessario per tutta la vita abituarsi a separare l'anima dal corpo staccandosi da tutto questo che è carnale.
La filosofia di vita cosi comprendente contribuisce ad approfittare giusto del tempo, arricchisce l'anima delle virtù, prepara all'approvazione della morte con la serenità e la sommissione alla volontà degli dei.
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