Il compimento escatologico del mondo – la questione dei limiti dell'antropocentrismo
Abstract
Abstract only in Italian
Dal decisivo spostamento della teologica comprensione del mondo inteso soprattutto come una realtà materiale ed una parte dell'opera creatrice di Dio verso la sua interpretazione, quale realtà legata esclusivamente alla storia dell'uomo, risulta che il compimento del mondo non significa più l'inclusione dell'elemento materiale, nel senso tradizionale, nella pienezza della salvezza, bensì piuttosto l'introduzione della dimensione del mondo nel compimento della libertà del soggetto. Data l'importanza del concetto di libertà, il compimento del mondo diventa il compimento dell'opera comune di Dio e dell'uomo, quindi della storia. Le proposte di alcuni teologi, soprattutto di lingua tedesca, hanno provocato numerose voci di critica a riguardo. La polemica è stata rivolta non soltanto contro una manomissione dell'impostazione tradizionale, ma soprattutto, contro un nuovo fenomeno in teologia che comporta un eccessivo antropocentrismo.